Cosa sono le traduzioni giurate
Le traduzioni giurate rappresentano un processo fondamentale e necessario per garantire la validità legale di un documento in un paese straniero.
Affinché il documento mantenga la sua autenticità anche all’estero, è essenziale che la traduzione sia accompagnata da un’attestazione sull’autenticità e veridicità della traduzione, conosciuta come asseverazione o giuramento.
Solo attraverso l’asseverazione, quindi, il documento tradotto assume lo stesso valore legale di quello originale.
Come viene effettuata una traduzione giurata
Una traduzione giurata è una traduzione resa ufficiale da un verbale di giuramento, compilato e firmato dal traduttore professionista.
Il verbale deve essere allegato alla traduzione, timbrato, validato e registrato dal Pubblico Ufficiale (Cancelliere) presso il Tribunale (o da un notaio o presso il consolato del paese di destinazione). Sulla traduzione va apposta anche una marca da bollo da Euro da 16,00 ogni 4 pagine, comprendendo nel calcolo anche il verbale di giuramento.
Il documento finale sarà quindi composto da tre parti: il documento originale, la traduzione ed il verbale di giuramento, il tutto spillato insieme e timbrato in congiunzione in modo da formare un unico fascicolo o atto. É importante ricordare che se la traduzione viene separata dall’originale e dal verbale di giuramento perde il suo valore legale.
Chi può fare una traduzione giurata
In termini tecnici, in Italia non esiste la figura del traduttore giurato.
La traduzione asseverata può essere eseguita da un professionista del settore traduttivo che si assume la responsabilità civile e penale di quanto tradotto attraverso l’atto del giuramento, che verrà sottoscritto in presenza dell’ufficiale giudiziario.
Il traduttore dovrà quindi fornire un documento tradotto che sia fedele al contenuto del testo originale, mantenendo anche lo stesso taglio formale oltre che formato del documento originale.
Quando è necessaria una traduzione giurata
La traduzione giurata è necessaria per documenti ufficiali da presentare presso istituzioni estere, come certificati anagrafici e/o penali, richiesta di cittadinanza, contratti legali, certificati di divorzio, titoli di studio, traduzione di patente di guida e atti notarili pubblici.
In alcuni casi può essere richiesta unicamente una “traduzione certificata”, cioè una traduzione contenente una dichiarazione di competenza professionale e di buona fede del traduttore che l’ha effettuata.
Traduzione giurata e traduzione certificata non sono la stessa cosa
Va notato che traduzione giurata e traduzione certificata non sono concetti intercambiabili.
Mentre la traduzione giurata richiede la presenza del traduttore in Tribunale e consiste in un vero e proprio giuramento davanti a un pubblico ufficiale, la traduzione certificata è una traduzione accompagnata da un certificato di accuratezza (Certification of Translation Accuracy), che viene rilasciato dallo stesso traduttore o agenzia di traduzione e che certifica la competenza linguistica del traduttore e la autenticità della traduzione
La traduzione certificata si differenzia dalla traduzione giurata in quanto non è asseverata in tribunale e quindi non ha valore legale.
In base alla natura dei documenti e alla loro destinazione, per alcuni uffici può non essere necessaria una traduzione giurata in tribunale, ma bastare la traduzione certificata
É possibile svolgere una traduzione giurata da una lingua straniera a un’altra lingua straniera?
Per asseverare un documento da una lingua straniera a un’altra lingua straniera, è necessario passare sempre dalla lingua italiana, non essendo possibile asseverare traduzioni inter-lingua. Se, ad esempio, deve essere asseverata la versione tradotta in francese di un documento originariamente redatto in inglese, dovrà prima eseguirsi la traduzione e la relativa asseverazione da inglese a italiano e quindi la traduzione e relativa asseverazione da italiano a francese.
Apostilla o legalizzazione della traduzione giurata
Se la traduzione asseverata deve essere utilizzata all’estero, oltre all’asseverazione, è necessario procedere con l’Apostilla o la legalizzazione presso la Procura della Repubblica.
La scelta tra Apostilla e legalizzazione dipende dal paese di destinazione: per tutti i paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja è valido il sistema di Apostilla; mentre per tutti gli altri e necessario procedere con la legalizzazione del documento.
L’Apostilla è un timbro che certifica l’autenticità delle firme presenti in un atto pubblico, nonché la qualità con cui agisce il funzionario che lo sottoscrive
Questa pratica ha lo scopo di certificare l’idoneità di un documento nel paese estero verso cui è destinato.
In questo modo il documento manterrà la sua validità al di fuori dei confini nazionali.