Sappiamo che la lingua è un sistema di comunicazione che le persone usano parlando o scrivendo. Sappiamo che ci sono tante lingue quante sono le comunità. E sappiamo che le lingue sono composte da vari sottosistemi tra i quali – ed è quello che ci interessa qui – c’è il lessico.
Che cos’è il lessico di una lingua
Il lessico è un insieme di parole o locuzioni utilizzato non solo nella lingua in generale, ma anche limitatamente a un piccolo gruppo o settore o a un individuo. Il lessico può anche essere inteso come dizionario o vocabolario, e quindi come opera in cui vengono registrate e spiegate le parole di una data lingua. Per lessico italiano intendiamo il patrimonio di parole della lingua italiana. Difficile determinare una volta per tutte quantitativamente questo patrimonio; si può dire approssimativamente che i lessemi (cioè le unità lessicali: le parole) della lingua italiana sono tra i 215.000 e i 270.000.
Cosa sono i neologismi
Il patrimonio linguistico italiano, così come quello di altre lingue, ogni anno si arricchisce acquisendo nuovi lessemi, e cioè nuove parole. Ci riferiamo in particolare ai neologismi, che per definizione sono parole nuove nate o per derivazione da parole già in uso, o per adattamenti di parole di altre lingue, o tramite recupero di parole latine o greche come avviene nei linguaggi settoriali. Inoltre si può definire neologismo anche una parola vecchia con un significato nuovo. L’acquisizione dei neologismi non è semplice, occorre verificarne l’effettivo uso nella comunità di parlanti. Molti neologismi, infatti, possono avere una durata breve e poi andare in disuso, motivo per cui non vengono registrati nei dizionari.
Neologismi recenti della lingua italiana
Un dizionario attento alla registrazione dei neologismi è lo storico Dizionario Zanichelli, che ogni anno vaglia i lessemi nuovi in uso in ambito tecnologico, culturale o di costume. Rientrano nello Zingarelli 2017 neologismi in uso da un bel po’ come «cosplay» (travestirsi in personaggi di fumetti, cartoni animati, videogiochi, film o letteratura fantasy), «curvy» (donna formosa), «antieuropeismo», «bullizzare», a dimostrazione che spesso per registrare un termine nuovo occorre del tempo. Molti neologismi derivano da altre lingue, in particolare l’inglese. Ad esempio «meet up» (sito che mette in contatto e favorisce l’incontro tra persone), oppure «speed date» (incontro di pochi minuti finalizzato a trovare un partner).
L’Accademia della Crusca permette ai propri utenti di segnalare le “parole nuove” le quali, una volta registrate, rientrano in una lunga lista organizzata a tag (un altro neologismo: i tag sono etichette che evidenziano i principali contenuti o temi di un testo) di dimensioni maggiori o minori a seconda del maggiore o minor numero di segnalazioni. Queste le parole più segnalate nel portale: «obsistenza», «taggare», «apericena», «whatsappare», «gengle», «bambinità», «spoilerare», «babbano», «puccioso», «petaloso», «webete», «inzupposo» e altri. Si tratta di un buon sistema per registrare istantaneamente le parole nuove in uso, a prescindere dalla resistenza al tempo che è un criterio, al contrario, fondamentale per i dizionari.