Cosa sono le lingue: a un certo punto doveva accadere che ci ponessimo questa domanda, apparentemente banale e in realtà problematica: “che cos’è una lingua?”
C’è un solo modo per rispondere con esattezza, ed è quello di ricorrere alla materia di studi che meglio tratta, per diverse ragioni, l’argomento: la linguistica.
Una volta stabilito cos’è una lingua, spieghiamo di seguito quante lingue esistono, come vengono raggruppate e, infine, in che modo vengono codificate.
Che cos’è una lingua
La linguistica definisce la lingua con semplicità e chiarezza: la lingua è un sistema di segni, un sistema di segni necessari alla comunicazione, un sistema di segni necessari alla comunicazione scritta o orale utilizzato da una comunità. Questi segni nascono come arbitrari e diventano convenzionali.
Ogni lingua-sistema viene studiata dalla linguistica nei suoi sottosistemi: lessico (tutto quanto riguarda le parole); fonologia (i suoni); morfologia (la forma delle parole e le funzioni grammaticali svolte dalle forme); sintassi (il legame tra le parole che determina la struttura delle frasi); pragmatica (l’uso concreto della lingua).
Quante lingue esistono
Poiché le lingue sono strettamente legate a comunità, a gruppi, è facile immaginare quanto sia difficile quantificare e classificare.
C’è una organizzazione cristiana americana che, per motivi religiosi (la diffusione del messaggio biblico), studia le lingue del mondo. Si chiama SIL International (Summer Institute of Linguistics, Istituto estivo di linguistica), e pubblica Ethnologue: Languages of the World. Ethnologue contiene l’inventario di lingue più vasto al mondo: nel 2015 è giunta a catalogare oltre settemila lingue (7472, precisamente), e di tutte queste specifica il numero di parlanti, i luoghi di riferimento e, naturalmente, se hanno a disposizione una Bibbia. Dal confronto coi numeri precedenti della rivista si evince che il numero delle lingue è in costante aumento. Le informazioni circa le lingue sono aggiornate ogni quattro anni.
In alternativa, nell’ambito della classificazione delle lingue, c’è il Linguasphere Observatory, un osservatorio creato in Canada nei primi anni Ottanta che classifica filologicamente le lingue e le inserisce e codifica in schemi a base decimale.
Le lingue più parlate, lo abbiamo già visto occupandoci delle lingue più importanti nel mondo del lavoro, sono il cinese, l’inglese, l’hindi/urdu, lo spagnolo, il russo, l’arabo, il bengali, il portoghese, l’indonesiano e il giapponese.
Gruppi linguistici: cosa sono
Possiamo definire gruppo linguistico un gruppo, un insieme di lingue che hanno dei tratti di sistema in comune concernenti la genesi o la tipologia o la collocazione geografica.
I gruppi linguistici possono essere classificati come famiglie linguistiche oppure come leghe linguistiche.
Le famiglie linguistiche costituiscono un modo di classificare le lingue basato sulla loro genesi, sulla loro derivazione da lingue che sono antenati comuni. Non a caso vengono rappresentate graficamente come alberi, e cioè secondo una sorta di riadattamento dell’albero genealogico.
Le leghe linguistiche sono una modalità di classificazione basata sulla simiglianza tra lingue dovuta non alla genesi (possono essere lingue di diverse famiglie linguistiche) bensì alla vicinanza geografica. Ad esempio nella penisola iberica fanno parte della medesima lega linguistica due lingue diverse: lo spagnolo e il portoghese.
Quali sono le famiglie linguistiche più importanti
Le famiglie linguistiche sono tante, e l’antenato comune alle lingue appartenenti a una determinata famiglia può essere ricostruito comparando le diverse lingue della medesima famiglia.
Le famiglie di Africa e Asia sudoccidentale sono quattro: lingue afro-asiatiche; lingue niger-kordofaniane; lingue nilo-sahariane e lingue khoisan.
Le famiglie linguistiche che più ci interessano fanno parte del gruppo Europa e lingue dell’Asia settentrionale, occidentale e meridionale. Sono le seguenti: lingue indoeuropee; lingue caucasiche; lingue altaiche; lingue uraliche; lingue elamo-dravidiche e lingue hurro-urartee.
L’italiano, come gran parte delle lingue europee, fa parte della famiglia delle lingue indoeuropee la cui lingua originaria ricostruita è il protoindoeuropeo.
Le altre famiglie sono quelle dell’Asia orientale e sudorientale e dell’Oceania, delle Americhe. E infine ci sono le lingue isolate.
I codici associati alle lingue
Dal 1967, abbiamo un sistema di codificazione dei linguaggi internazionali denominato ISO 639. A ogni linguaggio viene attribuito un codice e i linguaggi codificati non sono solo le lingue parlate, ma anche lingue estinte, dialetti e una lingua non parlata quale è il linguaggio dei segni. Non sono codificati, invece, i linguaggi informatici.
Questi codici hanno ampio successo, però, proprio in ambito informatico, poiché forniscono una semplificazione delle lingue che si presta benissimo al linguaggio informatico.