Quali sono i più importanti premi per la traduzione letteraria

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Quali sono i più importanti premi per la traduzione letteraria

Come alle opere originali di narrativa e poesia, anche alle traduzioni sono dedicati diversi premi letterari. Data l’importanza della traduzione e tenuto conto dell’enorme lavoro e delle competenze richieste in questo campo, è naturale e giusto che le traduzioni migliori vengano premiate guadagnandone in prestigio e, spesso, anche in denaro.

Ci proponiamo qui di fornire un elenco dei più importanti premi nazionali per le traduzioni letterarie.

Premi Nazionali per la Traduzione

I Premi Nazionali per la Traduzione,, istituiti nel 1988, sono conferiti dallo Stato italiano, tramite la Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a chi si è distinto nel delicato ambito della traduzione – delicato per il ruolo che svolge nel dialogo tra culture diverse: traduttori e editori italiani e stranieri. I premiati ricevono una pergamena e una cifra in denaro variabile in base alle disponibilità del bilancio.

Tre sono le sezioni: Premi Maggiori (quattro premiati) e Premi Speciali (quattro premiati) e, dal 2016, Premi Straordinari alla carriera (due premiati).

I Premi Maggiori sono destinati a un traduttore italiano, un traduttore straniero (che abbia tradotto opere italiane), un editore italiano e un editore straniero (che abbia pubblicato traduzioni di opere italiane).

Nel primo anno, il 1989, i Premi Maggiori sono stati conferiti a Mario Socrate, Jacqueline Risset, Edizioni e/o e alla Casa Editrice Wagenbach; i Premi Speciali sono andati a Oreste Lionello, Federico Masini, G. Aurelio Privitera e Alfredo Suvero.

Nell’ultima edizione, quella del 2017, i Premi Maggiori sono stati conferiti a Paola Décina Lombardi, Michael Rössner, Interlinea Edizioni e la casa editrice spagnola Editorial Pre-Textos; i Premi Speciali sono andati a Neva Micheva, Valerio Nardoni, Nicola Verderame e alla casa editrice Gran Vía.

Premio Babel-Laboratorio Formentini

Il premio Babel-Laboratorio Formentini è destinato a un giovane traduttore letterario di lingua italiana, di età massima di 40 anni. Esso ha cadenza biennale e consiste in una cifra di 3.000 euro e in un soggiorno di una settimana alla Casa dei traduttori di Looren, in Svizzera, che è partner del premio.

È stato assegnato la prima volta nel 2014 a Stella Sacchini per la traduzione di Jane Eyre (Feltrinelli, 2014) di Charlotte Brontë.

Nel 2017 è stato assegnato eccezionalmente a un traduttore straniero, il tedesco Moshe Kahn, “per la carriera”. A Kahn si deve tra l’altro la traduzione in tedesco, di eccezionale successo e dal numero di vendite sorprendente, di Horcynus Orca (Fischer Verlag, 2015) di Stefano D’Arrigo.

Premio Giovanni, Emma e Luisa Enriques

Il premio Giovanni, Emma e Luisa Enriques, nato nel 2002 e il cui nome si riferisce al padre, alla madre e alla sorella di Lorenzo e Federico Enriques, membri della famiglia che gestisce la casa editrice Zanichelli, viene assegnato a traduttori per la qualità della loro traduzione o a persone che hanno valorizzato il campo della traduzione.

Esso rientra nel programma delle Giornate della Traduzione Letteraria, tenutesi nell’Università di Urbino fino al 2017, poi spostate a Roma.

Nel 2017, anno della XV edizione, il premio è stato assegnato a Claudia Zonghetti, autrice dell’ultima discussa traduzione di Anna Karenina (Einaudi, 2016) di Lev Tolstoj, per il lavoro di diffusione, attraverso raffinate traduzioni, della letteratura russa dall’Ottocento a oggi.

Premio Gorky

Il premio Gorky è organizzato dall’associazione culturale Premio Gorky, insieme alla Fondazione sociale regionale Chernomyrdin (Russia) e al Comune di Capri, e con il sostegno dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia. Prevede una sezione autori, dedicata a scrittori italiani e russi, e una sezione traduttori, sempre per italiani e russi.

Nato nel 2008 per dar valore, in ambito letterario, al rapporto tra Italia e Russia, consiste in denaro e nella consegna di una statuetta disegnata dal pittore Rustam Hamdamov, inoltre prevede un’alternanza tra autori e traduttori italiani a autori e traduttori russi.

Il premio della sezione traduttori è stato assegnato per la prima volta nel 2009 a Margherita Crepax per la traduzione di La scuola degli sciocchi (Salani, 2007) di Sasha Sokolov. L’anno successivo, secondo il principio di alternanza Italia-Russia, ha vinto Gennadij Kiselev per la traduzione in russo di Racconto d’autunno (B.S.G.-Press, 2005) di Tommaso Landolfi.

L’ultima edizione, quella del 2017, è stata vinta da Laura Salmon per la traduzione di due libri di Sergej Dovlatov: La filiale (Sellerio, 2010) e Taccuini (Sellerio, 2016).

Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze

Il premio Gregor von Rezzori nasce nel 2007 e trae il nome dallo scrittore mitteleuropeo. Dal 2010 è stato inserito nel Festival degli Scrittori che si tiene ogni anno a Firenze. Esso viene assegnato alla miglior opera di narrativa straniera tradotta in Italia e alla miglior traduzione.

Il traduttore che ha vinto la prima edizione del 2007 è stato Bruno Ventavoli per La ballata di Iza (Einaudi, 2006) di Magda Szabó.

Nella XII edizione del 2018 è stato conferito il premio alla carriera per la traduzione a Claudio Groff, con la seguente motivazione: “per le mirabili traduzioni di Rilke, Kafka, Bernhard, Schulze, Handke e Grass”. L’anno precedente è stata premiata Anna D’Elia per la traduzione di Terminus Radioso (66thand2nd, 2016) di Antoine Volodine.

Premio italo-tedesco per la traduzione letteraria

Il Premio italo-tedesco per la traduzione letteraria, nato nel 2008, è organizzato grazie alla collaborazione tra Ministero degli Affari Esteri, Incaricato per gli Affari Culturali e i Media della Repubblica Federale di Germania, Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo italiano, il Goethe-Institut e il Centro per il libro e la lettura.

Ad anni alterni il premio viene conferito a traduttori italiani e tedeschi.

Nel 2018, anno dell’XI edizione, è stata premiata Donata Berra per la traduzione di La guerra invernale nel Tibet (Adelphi, 2017) di Friedrich Dürrenmatt. La sezione esordienti è stata vinta da Daria Biagi per la traduzione di Materia prima (L’Orma, 2017) di Jörg Fauser.

I traduttori tedeschi premiati l’anno precedente sono stati i seguenti: Victoria Lorini per la traduzione degli ultimi quattro dei 45 volumi di Le vite di Giorgio Vasari; la sezione esordienti è stata vinta da Martin Hellmannsecker per Maestro Amore di Luigi Pirandello; infine è stato conferito un premio alla carriera a Reimar Klein, che ha tradotto tra i tanti Giorgio Colli, Roberto Calasso e Pier Paolo Pasolini.

Premio letterario Benno Geiger per la traduzione poetica

Il premio letterario Benno Geiger per la traduzione poetica, istituito nel 2014, è conferito alla traduzione italiana, edita nell’ultimo anno, di un’opera poetica occidentale antica, medievale o moderna. Organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini, esso è dedicato alla memoria del padre di Elsa Geiger Ariè, lo scrittore, critico d’arte e traduttore in lingua tedesca Benno Geiger, e la vincita è di cinquemila euro.

La prima edizione è stata vinta da Luca Manini per la traduzione di Amoretti (Bompiani, 2014) di Edmund Spenser.

La quarta edizione del 2017 è stata vinta da Moira Egan e Damiano Abeni per la traduzione di Italia (Donzelli, 2016) di Charles Wright; il premio come giovane traduttore è andato a Nicola Verderame per Il vino dei giorni a venire. Poesie (1971-2016) (Giuliano Ladolfi, 2016) di Tuğrul Tanyol; infine hanno ottenuto una menzione speciale Ottavio Fatica e Massimo Bocchiola per Poesie scelte (Adelphi, 2016) di Wystan Hugh Auden e Chetro De Carolis per Poesie (Marsilio, 2017) di Stéphane Mallarmé.

Premio Lorenzo Claris Appiani

Il premio Lorenzo Claris Appiani, assegnato la prima volta nel 2016, è promosso dalla famiglia Appiani, dall’Associazione Culturale Elba Book Festival – per cui rientra nel programma del festival che si tiene ogni anno – e dall’Università per Stranieri di Siena (UNISTRASI). Questo premio è dedicato esclusivamente all’editoria indipendente, per le opere di narrativa e di poesia.

La prima edizione è stata vinta da Ramona Ciucani per la traduzione di Il giocatore d’azzardo (Mesogea, 2015) di Mahmud Darwish.

L’ultima edizione, quella del 2018, ha visto il primo premio andare a Marco Fumian per la traduzione di Il podestà Liu e altri racconti (Atmosphere Libri, 2017) di Yan Lianke, e il secondo premio a Barbara Leonesi e Caterina Viglione per Lanterna e il distretto dei ciliegi (Elliot, 2017) di Jia Pingwa.

Premio Stendhal per la traduzione italiana dal francese

Il premio Stendhal è conferito alle traduzioni italiane dal francese di opere di narrativa, teatro e poesia. Esso viene organizzato dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall’Institut Français Italia con il sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati, e attualmente prevede la consegna di tremila euro al miglior traduttore e duemila euro al miglior traduttore giovane (sotto i 35 anni).

La prima edizione, quella del 2016, ha visto l’assegnazione del premio a Giovanni Bogliolo per la traduzione di Germinal di Émile Zola (in Romanzi, Meridiani Mondadori, volume 3, 2015) e a Camille Diez, nella sezione giovani, per Tram 83 (Nottetempo, 2015) di Fiston Mwanza Mujila; infine ha ottenuto una menzione speciale Alessandro Giarda per la traduzione di Un barbaro in Asia (O barra O, 2015) di Henri Michaux.

I vincitori della seconda edizione del 2018 sono stati Lorenzo Flabbi per la traduzione di Memoria di ragazza (L’Orma, 2017) di Annie Ernaux e, nella sezione giovani, Ursula Manni per Le tavolette di bosso di Apronenia Avizia (Analogon, 2017) di Pascal Quignard.

In virtù del partenariato di ATLAS (Association pour la promotion de la traduction littéraire), il vincitore della sezione giovani traduttori vince anche una residenza di traduzione di un mese presso il Collège international des traducteurs littéraires (CITL) ad Arles.