Oggi, per gli imprenditori, Google Translate può sembrare molto più semplice da usare e soprattutto più profittevole rispetto ai servizi di traduzione professionali. Google Translate è gratis, ha a disposizione più di 90 combinazioni linguistiche e per utilizzarlo basta avere a disposizione una connessione Internet e il gioco è fatto. Ma c’è un problema fondamentale, Google Translate rimane pur sempre una “macchina” seppur il suo algoritmo sia in continua evoluzione.
Se parliamo di traduzioni una macchina ancora non può rimpiazzare l’uomo
Gli strumenti in grado di effettuare una traduzione completamente automatica rappresentano al giorno d’oggi un grande business. Questo è dovuto al fatto che qualsiasi azienda si trovi a competere presto o tardi su scala internazionale e allora diventa imprescindibile internazionalizzare anche la propria comunicazione.
Nella maggior parte dei casi si cerca di risparmiare quante più risorse e tempo possibili in queste attività confidando sul fatto che la propria comunicazione deve essere solo “tradotta” e Google Translate diventa quasi automaticamente lo strumento più adatto, economico ed efficace.
Tuttavia il più delle volte le aziende che si affidano esclusivamente a Google Translate rischiano di incappare in risultati disastrosi che possono arrivare a danneggiare l’immagine del brand. Per rendervi conto date un’occhiata a questo articolo di Wired che raccoglie 50 strafalcioni linguistici causati da Google Translate.
Attenzione però, non vogliamo affermare che Google Translate non funziona, ma, anzi, al giorno d’oggi è uno dei sistemi di traduzione gratuiti più affidabili esistenti. Il problema purtroppo è che Google Translate non è un umano e quindi non in grado di organizzare e contestualizzare le informazioni.
Considerando anche una frase relativamente semplice di 10 parole questa ha una sua sintassi e logica che la divide nei diversi complementi. Google Translate è in grado di riconoscerli però invece di tradurli considerando l’intera frase, come farebbe un traduttore umano, li traduce uno per uno e poi li cuce di nuovo insieme per la traduzione finale.
Il vantaggio di un traduttore umano è la capacità di allargare il contesto
I disastri di Google Translate sono dovuti proprio a questo; alla sua incapacità di accertare il significato della frase nel suo complesso. Ad esempio considerando la lingua inglese, dove molte parole hanno lo stesso suono e sono scritte allo stesso modo, la parola “bear” significa sia “orso” sia “sopportare”, se un traduttore capirebbe immediatamente quale utilizzare, Google Translate no. Un errore che potrebbe far sorridere un collega o un amico all’estero ma che diventa inaccettabile per un’azienda.
Bisogna anche aggiungere il fatto che ogni lingua è piena di sfumature culturali, espressioni caratteristiche e metafore che o non si traducono, o si traducono male. In questo caso l’umanità dei traduttori professionisti batte a mani basse il potente algoritmo di Google Translate. I traduttori professionisti parlano e vivono la lingua tutti i giorni!
Google Translate va usato a piccole dosi
Google Translate rimane comunque uno strumento utilissimo, l’importante è sapere come e quando usarlo. Va bene se dovete comprendere il significato di singole parole, che poi potrete comunque verificare facendo ricorso a dizionari online oppure qualora arrivino comunicazioni in lingua straniera o email per cercare di intuire immediatamente il significato. In questi casi Google Translate può darvi un grande aiuto ad espandere le vostre capacità linguistiche ma tenete sempre a mente che il vostro intelletto è nettamente superiore!
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