Tra i tanti generi della narrativa ce ne sono due in apparenza vicini ma di fatto da non confondere in quanto l’una include l’altra (vedremo alla fine in che modo): il fantastico e la fantascienza. Fantastico e fantascienza sono molto letti e praticati e, negli ultimi anni, godono di una rivalutazione in senso positivo rispetto ai tempi passati in cui venivano addirittura inclusi in una categoria, quella della paraletteratura, dal punto di vista letterario di livello basso in quanto corrispondente alla letteratura minore e di consumo in tutte le sue svariate forme. Definire separatamente questi generi aiuta a capire la distanza che intercorre tra essi e a evitare di confonderli.
Che cosa si intende per fantastico
Il fantastico è un genere della narrativa vasto e la cui definizione, tutt’altro che semplice e scontata, può indurre problemi e prestarsi a discussioni. In senso lato si può definire fantastico tutto quanto esula dalla realtà a favore della fantasia intesa, questa, come incursione di elementi magici, soprannaturali o scientifici (ma concernenti una scienza – sia essa presente, passata o futura – immaginata e dunque irreale).
In senso più specifico ha avuto molto successo l’impianto teorico eretto da Tzvetan Todorov nell’ormai classico La letteratura fantastica (1970). In quest’opera il fantastico si caratterizza come irruzione nel reale di elementi irreali di varia natura ma in modo tale da indurre nel lettore esitazione: questa esitazione è generata dal cortocircuito tra leggi naturali e il sovrannaturale in tutte le sue forme possibili e fondamentale sarebbe, per Todorov, la modalità in cui avviene questo cortocircuito.
Che cosa si intende per fantascienza
La fantascienza è un genere letterario che comprende quelle narrazioni – siano esse collocate nel passato, nel presente o nel futuro – in cui si impone l’elemento scientifico in maniera fantasiosa e i cui personaggi sono, di conseguenza, alieni, robot e mostri. L’elemento scientifico è dunque irreale, seppur spesso rappresentato in maniera non del tutto slegata dalla scienza che conosciamo al punto da essere stato, in certi casi, addirittura anticipatore rispetto ai tempi.
In Italia il termine si diffonde dagli anni Cinquanta. Esso fu usato per la prima volta da Giorgio Municelli, fondatore della celebre collana Urania dedicata proprio alle opere di questo genere, ricalcando la formula inglese science fiction a sua volta riduzione di scientific fiction, formula coniata nel 1926 dall’inventore, scrittore e editore (fondò la famosa rivista di genere Amazing Stories) Hugo Gernsback.
Che differenza c’è tra fantastico e fantascienza
Una volta definiti, risulta facile capire in cosa differiscono i generi fantastico e fantascienza. Il fantastico corrisponde a una macrocategoria che include diversi generi: l’horror, il gotico, il fantasy e la fantascienza. La fantascienza, dunque, non è altro che una delle forme possibili che può assumere il fantastico, una sottocategoria del fantastico.