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Come scrivere bene in qualsiasi situazione

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Mai come oggi tante persone scrivono: attività fondamentale per la comunicazione, la scrittura, in tempi in cui i processi comunicativi si sono moltiplicati su varie piattaforme, in cui molti comunicano anche tutti i giorni attraverso di essa – utilizzando mail, social network o altro –, si può dire sia al massimo della sua diffusione. Tuttavia al massimo della diffusione non corrisponde il massimo della correttezza formale di quanto si scrive: si scrive tanto, ma non sempre si scrive bene.

Che tipi di testi scriviamo

I testi che possiamo scrivere non sono omogenei ma di diversi tipi e, a seconda del tipo, forma e contenuti possono cambiare. Una modalità di classificazione utile dei testi è quella riguardante la funzione. C’è innanzitutto il testo narrativo, in cui si racconta una storia; è una tipologia utilizzata per romanzi, racconti, diari, cronache, autobiografie, ecc. C’è poi il testo descrittivo, che può confluire nel suddetto, in cui vengono descritte le caratteristiche o peculiarità di oggetti animati o inanimati. Il testo espositivo riporta informazioni, ed è una tipologia che ritroviamo in guide, enciclopedie, ecc. Il testo argomentativo è strutturato in modo da sostenere o discutere tesi di qualsiasi argomento. Infine c’è il testo regolativo, in cui sono riportate regole o norme.

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Cosa influenza maggiormente i testi che scriviamo

Ripercorrendo le funzioni del linguaggio (emotiva, fàtica, conativa, poetica, metaliguistica, referenziale) classificate dal linguista Roman Jakobson, è utile concentrarci sulla funzione referenziale: questa è legata al contesto in cui si svolge la comunicazione. È evidente infatti che i testi sono espressione dei contesti, che in un diario scriveremmo diversamente da una mail, in una mail a un amico diversamente da una mail di lavoro, ecc. Ciò che si deve comunicare influisce sul modo in cui si comunica.

Come scrivere bene sempre

La scrittura migliore è la convergenza di due diverse capacità dello scrivente: la conoscenza della lingua di riferimento e il rispetto del contesto comunicativo di riferimento. Lo scrivente deve saper distinguere i contesti, perché a seconda dei contesti si decide se utilizzare un linguaggio formale o informale, se è richiesto un linguaggio tecnico, e altre peculiarità esprimibili per ogni diversa occasione. Quando ci si trova impreparati dinanzi a un contesto – come può capitare – è utile rifarsi a modelli di scrittura, emularli ma, al contempo, personalizzarli. Ciò che si deve sapere è che non c’è un solo tipo di scrittura valido per tutte le occasioni, ma ci sono diverse occasioni che esigono diverse tipologie di scrittura.

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Per quanto riguarda la conoscenza della lingua di riferimento, chiaro che qui stiamo parlando della base su cui poggia la scrittura di tutti: il possesso del codice, del linguaggio, di quelle norme che lo caratterizzano e che sono raccolte nelle grammatiche. Per scrivere bene non si può prescindere da una conoscenza ottimale della propria lingua, dal rispetto delle norme della grammatica. Chi conosce la propria lingua sa scrivere, dopo vengono le valutazioni stilistiche, le distinzioni di stili di scrittura più o meno eleganti, più o meno belli.