Quali sono i romanzi più lunghi al mondo
Il lettore saggio ed educato sa bene che un libro non può essere giudicato dal titolo, dalla copertina, dalla lunghezza, eppure come biasimare chi si fa spaventare dalla mole di un romanzo quando è di tale spaventosa grandezza che non basta un solo libro a contenerlo? La storia della letteratura contempla l’esistenza di diversi romanzi che si “espandono” in centinaia o anche migliaia di pagine, romanzi che meritano lettura e studio, impegno e dedizione – si pensi alla Recherche di Proust, ma anche alle oltre 600 pagine del Finnegans Wake di Joyce, per citare due autori che hanno influenzato la storia letteraria del Novecento e la cui prolissità è nota –, sicché appaiono giustificabili coloro i quali non osano affrontarli.
Quali sono i romanzi più lunghi mai pubblicati? La domanda esercita facile fascinazione: ne elenchiamo qui alcuni di epoche e luoghi diversi partendo, però, dal presupposto che i criteri utilizzati – numeri di volumi, di pagine o di parole – per diversi motivi non danno certezze (ad esempio, il numero di pagine deve tener conto del fatto che i libri sono stampati in modo diverso e hanno quindi una diversa impaginazione).
Il romanzo da Guinness: “Alla ricerca del tempo perduto”
Secondo il Guinness dei Primati il romanzo più lungo al mondo è il noto classico francese Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu) di Marcel Proust (1871-1922). La Recherche è una delle opere più importanti della letteratura mondiale, motivo per cui ha rappresentato sempre una sfida necessaria per i lettori più esigenti: se molti sono quelli che hanno perso la sfida per abbandono, o che si sono limitati a una lettura parziale, non pochi sono quelli che con ardimento e tenacia hanno letto i sette volumi, le oltre tremila pagine, gli oltre nove milioni di caratteri che la compongono.
Proust scrisse la Recherche tra il 1909 e il 1922 e la pubblicazione ha richiesto ben quattordici anni (dal 1913 al 1927; tre volumi sono stati pubblicati postumi).
Questi i titoli dei volumi:
– Dalla parte di Swann (Du côté de chez Swann, 1913);
– All’ombra delle fanciulle in fiore (À l’ombre des jeunes filles en fleurs, 1919);
– I Guermantes (Le côté de Guermantes, 1920);
– Sodoma e Gomorra (Sodome et Gomorrhe, 1921-’22);
– La prigioniera (La prisonnière, 1923);
– La fuggitiva o Albertine scomparsa (La fugitive; in prima edizione con il titolo Albertine disparue, 1925);
– Il tempo ritrovato (Le temps retrouvé, 1927).
I due romanzi che contendono il primato
Ci sono due romanzi dimenticabili dal punto di vista letterario che sono anche più lunghi dell’opera di Proust e dunque ne mettono in discussione il primato.
Uno è quello che è considerato il romanzo più lungo della letteratura francese: Artamène ou le Grand Cyrus di Madeleine de Scudery (1607-1701) pubblicato sotto il nome del fratello Georges. L’opera ebbe, all’epoca, un significativo successo. Uscito dal 1649 al 1653 in dieci volumi, il romanzo è di circa tredicimila pagine, oltre due milioni di parole.
L’altro romanzo supera addirittura le quindicimila pagine: The story of the Vivian girls, in What is known as the Realms of the Unreal, of the Glandeco-Angelinnian War Storm, Caused by the Child Slave Rebellion poi intitolato The Realms of Unreal dello scrittore e illustratore statunitense Henry Darger (1892-1973). Si tratta del manoscritto di un’opera fantastica, con centinaia di illustrazioni, che fu trovato dopo la morte dell’autore da un vicino di casa.
Un classico inglese: “Clarissa”
Clarissa (Clarissa, or, the History of a Young Lady) dello scrittore inglese Samuel Richardson (1689-1761) è noto come uno dei romanzi più lunghi in lingua inglese. L’opera – un romanzo epistolare – fu pubblicata nel 1748 in sette volumi e conta oltre millecinquecento pagine e quasi un milione di parole.
Due casi recenti
In una ipotetica classifica dei romanzi più lunghi non può mancare Infinite Jest dello scrittore statunitense David Foster Wallace (1962-2008). Pubblicato nel 1996, esso consiste in quasi cinquecentomila parole e poco oltre le mille pagine. Sono numeri che, dopo quanto visto sopra, non dovrebbero spaventare troppo, eppure l’opera, uno dei più recenti classici della letteratura mondiale, sia per le difficoltà di stile e struttura, sia per la presenza di numerose e lunghe note, è uno dei libri “più temuti” degli ultimi anni e, al pari della Recherche di Proust, una sfida che il lettore forte della nostra epoca è costantemente tentato di intraprendere.
Il caso più recente di romanzo “enorme” è quello de La mia lotta (Min Kamp) dello scrittore norvegese Karl Ove Knausgård (1968). Si tratta di un’opera autobiografica in sei volumi pubblicata dal 2009 al 2011. Pur avendo fatto discutere per la precisione con cui viene descritta la vita privata, ha ottenuto un significativo successo di critica e pubblico. Questo romanzo conta più di tremila pagine.